gegè
mangano
E' nel cuore del Gargano che Spirito Contadino scrive e racconta, su un'altra pagina del diario di bordo, l'incontro con Gegè Mangano, in un'oasi del gusto, nel suo ristorante “Li Jalantuumene”, a Monte Sant'Angelo in provincia di Foggia, in un paesino di montagna. Gegè, patron chef, istrionico e allegro, pugliese d'origine, ama definirsi “cuciniere”.
Afferma che i suoi piatti non è lui a crearli ma la natura a fornirglieli e che creare un piatto significa comunicare, dare e ricevere emozioni e sensazioni. Condivide gli stessi valori di Spirito Contadino e sottolinea ancora che la Puglia, terra millenaria, custodisce un mix di saperi e sapori frutto del sole e della terra, fonte della sua ispirazione. Gegè, attento e curioso osservatore ha iniziato a cimentarsi con il cibo e le sue delizie precocemente, nella cucina materna. Dopo una carriera da sommelier e Maitre d'hotel, in giro per il mondo sulle navi da crociera, decide di fermarsi nella terra natia e dare vita ad un vero laboratorio culinario, basato sul recupero delle tradizioni del territorio rivisitandole e valorizzandole, espressione per eccellenza della cucina Mediterranea, ormai dichiarata Patrimonio dell'Unesco. Nelle sue creazioni culinarie c'è il racconto sincero della sua amata Puglia, ricerca e utilizzo della migliore materia prima, sapori netti ed inconfondibili, un bell'equilibrio di consistenze e contrasti riconoscibili, dal gusto fresco e dal vivace impatto. Il suo segreto? Grande rispetto per i prodotti della sua terra, inesauribile miniera e fonte di vera ricchezza e sperimentazione, per questo utilizza nella sua cucina le verdure selvatiche del passato per regalare e tramandare emozioni del gusto che nel tempo rischiano di perdersi.
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